martedì 8 settembre 2015

Recensione: "I CONFINI DI TRISA"

Buonasera Viaggiatori!
Come va dalle vostre parti? Io purtroppo, come vi avevo già detto, domani comincio la scuola. DOMANI. Ancora non ci credo, mi sono goduta troppo questa vacanza per poter credere al fatto che da domani tornerò a sgobbare. Devo aggiungere, inoltre, che ho scoperto di essere molto ansiosa per domani. Io, caratterialmente, soffro spesso di leggeri attacchi di ansia, che con il passare del tempo si fanno sempre più pesanti. Sto cercando di controllare questo mio problema e di trovare delle soluzioni... ma non è semplice.
Tuttavia, preferisco non pensarci adesso. Sono qui per presentarvi la recensione di questo libro. Un libro che, credetemi, è stato del tutto inaspettato ma che è giunto a me nel momento giusto, nel particolare periodo della mia vita in cui avevo bisogno di una lettura del genere. 
Ma ora basta chiacchiere, ecco la recensione.


"Era sciocco aspettare qualcosa con il cuore in 
tumulto, quando puoi camminare e
andargli incontro."


Titolo: I Confini di Trisa: I Racconti del Regno: Volume 1
Autore: Cristiano Ciardi
Prezzo: € 14,04
Pagine: 352
Pubblicazione: 2012
Editore: (Auto-pubblicato)

Voto: 8.5/10

Trama: Una storia fantasy con la struttura tipica del sottogenere epico o eroico, senza magia o miti, bensì costruita con spiccato realismo. Sullo sfondo, una natura severa e al contempo creatrice di bellezza, popolata da animali reali e popoli di cui vengono esaltate le diversità ma non le differenze. 


"Porre tutto sotto il nostro dominio porterebbe
l'uomo all'illusione di essere al di sopra 
del mondo naturale.
Il dominio non deve essere l'ambizione dei nostri Figli."


Il giovane Efero è il protagonista di questo romanzo, Prescelto dal Regno per guidare il popolo con correttezza,
onestà e rettitudine. Un guerriero diverso nell'animo da qualunque altro, devoto al Regno ma anche nostalgico nei confronti della natura, di quell'antico passato perfetto e ormai perduto in cui l'uomo non era il dominatore, ma parte del mondo e della terra, beneficiario delle sue bellezze e vittima della sua crudeltà.
Ad Efero spetterà un compito di ardua impresa: rispettare gli ordini che dal Regno ha ricevuto ma, allo stesso tempo, agire per il bene dell'essere umano e del mondo stesso in cui vive. Due imprese per loro stesse non eccessivamente complicate, ma impossibili da unire e da far coesistere. Sarà proprio questo il suo turbamento, la sua missione, che come ogni compito della vita lo metterà alla prova e misurerà le sue capacità e la sua effettiva abilità.

Questo libro mi ha incuriosita fin dalla prima volta che l'ho visto, su qualche blog che ora non ricordo. Non so cosa sia stato, forse la copertina, forse il titolo, o forse delle vibrazioni particolari che mi provocava. In ogni caso, lo desideravo a tutti i costi e volevo leggerlo. Fortunatamente, alla fine, il suo autore è stato gentilmente disposto ad inviarmelo.
Ci sono dei libri, a volte, che arrivano in particolari momenti della nostra vita, momenti che possono essere giusti o sbagliati. Ci sono libri che leggiamo quando siamo fin troppo cresciuti e che avremmo dovuto leggere prima, o invece libri che avremmo dovuto leggere più in là. Questi sono alcuni dei momenti sbagliati. I Confini di Trisa, invece, è arrivato nel momento giusto della mia vita, e proprio a tal proposito mi piacerebbe parlarvene per farvi comprendere meglio.
Mi trovo in un periodo particolare della mia vita, un periodo in cui devo cominciare a ragionare e a pensare a cosa fare del mio futuro, della mia vita. Sono tante le passioni che animano la mia esistenza, e per qualche strano motivo nessuna delle strade che è possibile percorrere mi entusiasma a tal punto dallo spingermi a scegliere di percorrerla. "E' un paradosso" ho pensato. Io, che amo così tante cose della vita, mi trovo nella situazione in cui niente di ciò che si potrebbe fare mi appassiona, mi piace. Sono arrivata ad odiare il Sistema, ciò che gli uomini durante il corso dei secoli hanno creato, la realtà sulla quale la nostra civiltà e la nostra società si basa.
Io voglio fare un lavoro che mi appassioni a tal punto dal travolgermi la vita, dal farmi svegliare la mattina col sorriso, dal mantenermi sveglia la notte, dallo spingermi a svolgerlo in qualunque momento della giornata, nelle ore e nei posti più impensabili. Ebbene, non c'è nessuna professione capace di scatenare ciò in me e quelle poche strade che mi sarebbe interessato intraprendere non fruttano abbastanza cash dal permettermi di vivere, in futuro, una vita dignitosa.
Ho scoperto, tristemente, che questo Sistema è sbagliato. E, soprattutto, è impossibile da correggere. Perché? Perché bisognerebbe tornare indietro di troppi anni, troppi secoli, di millenni interi. Bisognerebbe tornare a quando l'uomo e il mondo erano una cosa sola, a quando l'uomo non era il dominatore dell'ambiente, ma era parte dell'ambiente, a quando era soggetto e vittima di ogni fenomeno naturale. Ho provato una profonda nostalgia nel constatare ciò, perché mi sono resa conto che l'unico dono preziosissimo che ci è stato fatto, l'intelligenza, spesso non è stato sfruttato a dovere; che tutto ciò a cui siamo abituati, tutte le comodità e le cose che ci sembrano normali, spesso non sono giuste. Mi sono resa conto che la natura non dovrebbe soccombere sotto di noi, ma dovrebbe essere parte di noi, anzi, noi dovremmo essere parte di essa.

E poi? E poi è arrivato I Confini di Trisa. Non a caso ho detto che questo libro particolare è arrivato nel momento giusto, perché qui viene affrontato lo stesso tema: il rapporto uomo-natura.
Al di là di tutte le vicende di stampo epico-fantastico, vicende che mi hanno appassionata e alle quali ho spesso pensato, io credo che il significato di fondo sia questo. E, badate bene, sono pochi i libri al giorno d'oggi che, al di là della trama, celato un significato, una morale. La maggior parte dei libri che ci piacciono sono libri di intrattenimento, libri che ci fanno sognare ma che spesso non ci insegnano nulla (moralmente parlando).
I Confini di Trisa, invece, mi ha insegnato molto; mi ha portata a riflettere ancor di più sull'esistenza umana e su ciò che le nostre capacità e abilità ci hanno portati a
produrre. L'uomo, secondo la religione, è stato prodotto dalla terra; in generale, tutti noi siamo legati alla natura e, senza ogni tipo di tecnologia, dipendiamo strettamente da essa. Tuttavia, negli ultimi secoli, non abbiamo fatto altro che sfruttare e maltrattare quella stessa natura che per secoli ci ha cullati e cresciuti, punendoci se necessario ma anche facendoci godere di tutti i suoi splendori.
L'uomo ha sfruttato la sua intelligenza per porsi come dominatore. Ma il dominio non deve essere il nostro scopo, non deve essere quella presunta capacità che la specie umana da' per scontato di possedere. L'uomo NON E' al di sopra di tutto. L'uomo è solo parte dell'insieme, ma non al di sopra dell'insieme.

In generale, non mi resta da dire che il libro è stato molto bello; mi ha appassionata, la trama e le vicende sono state avvincenti. Spesso, dopo un pomeriggio di lettura, mi sono trovata ad aver difficoltà a prender sonno perché gli avvenimenti in esso contenuti continuavano a frullarmi per la mente. Questo libro mi ha fatta sognare, fantasticare, ed è al pari livello di un qualunque libro pubblicato da un editore, se non al di sopra di molti di questi.
Ci sono descrizioni splendide, meravigliosamente scritte. Pochi errori di ortografia di tanto in tanto (il che è anche comprensibile, trattandosi di un libro auto-pubblicato), pochi errori di punteggiatura, in particolare delle virgole che io reputo inserite nel posto sbagliato; ma, a parte questo, il libro è splendidamente curato, scritto e lavorato.
Mi sembra inutile dire che questo romanzo molto particolare occuperà per sempre un posto speciale nel mio cuore, fra i libri che ho amato di più nella mia vita. Sicuramente lo rileggerò in futuro. Avevo un buon presentimento su di esso fin dal primo momento e ringrazio ancora infinitamente l'autore per avermelo inviato: I Confini di Trisa è stato un grande regalo, una grandissima scoperta, e penso che possa insegnarmi ancora molto nella mia vita.

Luogo in cui leggere: all'ombra di un grande salice di fronte ad un tramonto estivo, o su una collina verdeggiante in una fresca mattinata primaverile.




3 commenti:

  1. Oh per gli slip di Merlino.
    Ho scoperto il tuo blog grazie al linky party e tipo boh già mi piace un sacco *^*
    Adoro il tuo modo di scrivere e il nome che hai scelto per il blog è davvero accattivante :3 Non conosco I confini di Trisa, ma credo proprio che potrebbe casualmente scivolare nella mia wishlist *if you know what i mean*
    Beh, nulla, mi sono unita ai lettori fissi quindi magari verrò a trovarti ogni tanto!

    Prongs

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    1. Ciao! Sono molto contenta che il mio blog ti piaccia *.* I Confini di Trisa è un libro bellissimo, te lo consiglio vivamente ;)
      Grazie mille per esserti aggiunta fra i lettori!
      Un bacione :*

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  2. Ho amato molti i confini di Trisa ed il modo in cui l'autore, Cristiano Ciardi ha creato la descrizione del suo universo come una sorta di sinfonia che canta pian piano al lettore il proprio importante messaggio ecologico e di equilibrio tra uomo e natura !
    Bellissimo Libro è stato una lettura che ho amato davvero molto !

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