domenica 15 novembre 2015

Recensione: "La chimera"

Prima di dirvi qualunque cosa su questo libro, vorrei fare una premessa: nessuna parola, nessuna frase e nessun concetto io vi esprima potrà mai rendere onore e rappresentare appieno questo libro.
"La chimera" è un libro particolare, profondo, intenso, sconvolgente, e molto altro ancora. Sono convinta che ad ogni rilettura si possa scoprire qualcosa di nuovo; perché non è solo la storia della protagonista, ma è un intreccio di vite. E' difficile descriverlo, è difficile parlare di ciò che è capace di trasmettere. E' troppo, tutto insieme, improvvisamente. E' un pacchetto di vite e realtà pronto che aspetta solo di essere scoperto.
Che dire... non tutto è stato di mia comprensione, di questo sono più che certa. E so anche che, quando lo rileggerò, molte altre cose comprenderò che prima mi erano passate inosservate.
Vi dico questo, per farvi capire che probabilmente non sono all'altezza di poter scrivere una recensione su "La chimera" di Vassalli, ma lo faccio lo stesso perché... perché sì, perché ho bisogno di parlarne con qualcuno, di esprimere i miei sentimenti e tutto ciò che esso mi ha fatto provare. E' un puro atto egoistico, e lo affermo con vigore. La mia è la tipica presunzione umana del voler dire "Sì, l'ho fatto anche io". Quindi sì, anche io ho letto questo libro, cavolo se l'ho fatto!
E quindi... niente, buona recensione.

"Le passioni, le colpe, i delitti dell'umanità
restano fissati per sempre."
(Carlo Bo)

Titolo: La chimera
Autore: Sebastiano Vassalli
Prezzo: € 13,60
Pagine: 308
Pubblicazione: 1990
Editore: Einaudi

Voto: 8.5/10

Trama: Nel 1610 Zardino è un piccolo borgo immerso tra le nebbie e le risaie a sud del Monte Rosa. Un villaggio come tanti, e come tanti destinato a essere cancellato senza lasciare tracce. C'è però una storia clamorosa, soffocata sotto le ceneri del tempo, che Sebastiano Vassalli ha riportato alla luce: la storia di una donna intorno alla quale si intrecciano tutte le illusioni e le menzogne di un secolo terribile e sconosciuto. Antonia, una trovatella cresciuta nella Pia Casa di Novara, un giorno viene scelta da due contadini e portata a Zardino, dove cerca di vivere con la fede e la semplicità che le hanno insegnato le monache. Ma la ragazza è strana, dice la gente. Perché è scura d'occhi, pelle e capelli, come una strega, e una volta è svenuta al cospetto del vescovo Bascapè, l'uomo che doveva diventare Papa e che si è messo in testa di trasformare in santo chiunque abiti quelle terre. E poi perché Antonia è bella, troppo bella, ed è innamorata, ed è indipendente: in lei ci dev'essere per forza qualcosa di diabolico... Vassalli illumina gli angoli più oscuri di un secolo senza Dio e senza Provvidenza, ricostruendo un episodio che è stato crocevia di molti destini e che, in un turbine di menzogne e fanatismi, ci dice molto di come si è formato il carattere degli italiani.

"Il destino... insensato e cinico
come sempre fu e sempre sarà."

E' a Zardino, un piccolo villaggio della bassa nei pressi di
Novara, che si consuma la tragica vicenda di una bellissima ragazza, Antonia, orfana cresciuta dalle monache per i suoi primi dieci anni di vita e poi adottata da una buona coppia di contadini.
Ma Vassalli è un maestro nel raccontarci, tramite la vita di Antonia, la storia di un intero secolo italiano.  Un secolo in cui regna l'ignoranza, il bigottismo, i soprusi da parte di chi è più potente, o almeno sembra esserlo. Un secolo in cui regna la Chiesa, con il Papa e i suoi vescovi, ma paradossalmente Dio sembra non essere mai stato più lontano dall'umanità. Un secolo in cui si è vittime delle dicerie e della cattiveria innata dell'essere umano, non solo moralmente ma anche fisicamente.
Questo, e molto altro, è il periodo del '500/'600 e di storie come quella di Antonia ce ne sono tante, moltissime, ma la storia della sua vita ci introduce all'interno di una mentalità che potrebbe sembrarci così assurda ma che è stata tremendamente vera. La vita di Antonia è esemplare, pur essendo una ricostruzione realistica, e mai come in questo libro mi è stato possibile cogliere il distacco tra il nostro periodo storico e uno precedente.

"Anche agli adulti, assai spesso,
capita di vivere i grandi mutamenti dell'esistenza
- magari lungamente attesi, o presagiti, o temuti -
in una sorta di assenza, e di stupore, 
che non lascia spazio alla concatenazione 
logica dei pensieri; in un vuoto di volontà: 
quasi in un sogno."

Ma qual'è, alla fine, la colpa di Antonia? 
Andare ai sabba con le altre streghe? Accoppiarsi con il Diavolo? Uccidere bambini?
No, mai nulla di queste azioni le è stata più estranea.
L'unica colpa è la sua bellezza, quella bellezza che fa voltare il capo ad ogni uomo e che indispettisce ogni donna. Quella bellezza, aggiunta al fatto di essere un'esposta (cioè una trovatella cresciuta dalle monache), e al fatto che lei rifiutasse ogni proposta di matrimonio, e che spesso fosse stata trovata per la strada sola di notte. Basta questo, per essere guardata con occhio critico e sospettoso, perché all'uomo tipico del Seicento non importa che lei uscisse di notte per incontrare il suo moroso e non il Diavolo, e che per lo stesso motivo rifiutasse le richieste di matrimonio. Basta ciò, e Antonia diventa una strega. E dopo non c'è più scampo, perché improvvisamente è colpa sua se un neonato muore, se un bambino si scotta, se un uomo si ammala, se scoppia un incendio, o peggio ancora se c'è la siccità. E quindi, l'unico
rimedio diventa il fuoco, il rogo, per estirpare il male che si è annidato ovunque.
E' questa la triste realtà della mentalità del Seicento. 

Antonia è vittima dell'ignoranza, un'ignoranza talmente persistente da sembrare assurda a noi, uomini del ventunesimo secolo. Ma reale. E uno dei fattori principali che peggiora la situazione, se non addirittura la manipola, è proprio la Chiesa, che in nome di Dio punisce chi è sospettato di eresia o di alleanza con il Diavolo. La realtà dei fatti è che preti e vescovi non sanno ne cosa sia il Diavolo ne chi sia questo loro Dio. La realtà, è che dietro di essi c'è solo il potere, l'interesse personale, i soldi. Soldi, soldi e soldi. Nessuna cura delle anime, nessuna estirpazione del male. La Chiesa preme per il potere e la
supremazia, e il popolo, nient'altro che il suo gregge, non può fare a meno che seguire i suoi comandi e subire le proprie pene.

La ricostruzione storica che 'è dietro questo libro è un qualcosa di incredibile, di fenomenale. Tante vite si intrecciano al filo narrativo e l'autore, con maestria, gestisce la narrazione dedicando ad ogni piccola realtà il proprio spazio, senza mai perdere il filo principale del discorso.
Non entra mai nella coscienza di alcun personaggio, men che meno della protagonista. I sentimenti e i pensieri di Antonia non vengono mai analizzati, e sebbene ciò lo renda un po' incompleto dall'altra parte lo rende più realistico, trattandosi di una ricostruzione storica e non di un romanzo vero e proprio.

"La mancanza di divieto
è per se stessa consenso."

Non dimenticherò mai questo libro. Le emozioni che mi ha donato persistono nel mio cuore, le scene che ho visto fra quelle pagine vivono nella mia mente. E' un libro che consiglierei a chiunque, indipendentemente dalla predisposizione alla materia storica, perché al di là del fine istruttivo c'è anche un intento di relativo contrasto fra la nostra mentalità e quella di un mondo così lontano. E' un libro che può insegnare a chiunque, al di fuori del grado d'istruzione. E' un libro che non arricchisce solo in campo scolastico, ma anche in senso morale, che dona insegnamenti che permettono di vedere il mondo con occhi diversi.

Luogo ideale in cui leggere: Fra le colline di una campagna, all'ombra delle mura in rovina di un vecchio casale.



6 commenti:

  1. Sembra un libro davvero particolare e che merita Loreena - fino ad ora io non ne avevo mai sentito parlare - grazie a te per avermelo fatto conoscere.
    Un bacione - buona serata e migliore continuazione di settimana
    <3 A presto

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    1. E' un libro che merita davvero, grazie a te per essere passata ;)
      Buon fine settimana ♥

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  2. Anch'io non lo conoscevo. Me lo sono segnata perché il tema mi incuriosisce moltissimo.

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    1. Spero che un giorno, se lo leggerai, possa piacerti ♥

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  3. Loreena carissima, sono ripassata su altro post per un invito ......
    non mi ricordo se ti avevo già invitato ma se vuoi promuovere il tuo blog da me, al Rifugio degli Elfi http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/ fino al 1° Dicembre è in corso un Link Party con sorpresa per i followers del Rifugio. Se vuoi fare un pò di attività di promozione del tuo blog puoi partecipare anche tu al Link Party degli Elfi II Edizione :-) Se ti avevo già invitato e mi avevi anche risposto scusami - ma in questo mese sono stata presissima e non ricordo chi ho invitato e nemmeno quello che mi hanno risposto ;-) In ogni caso in questo post http://ilrifugiodeglielfi.blogspot.it/2015/10/link-party-degli-elfi-ii-edizione.html puoi trovare tutte le info per partecipare al Link Party con sorpresa. Possono partecipare anche le tue followers che fossero interessate - basta che seguano le piccole regole dell'evento - nulla di eccezionale ;-) Ciao un saluto grande ed a presto !

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    1. Ciao! Sì, mi avevi già invitata un po' di tempo fa, però poi mi ero dimenticata completamente di partecipare quindi... grazie mille per avermelo ricordato! Corro immediatamente a partecipare anche io :D

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