sabato 19 dicembre 2015

Recensione: "Olga di carta"

Buonsalve, Viaggiatori!
Quella che mi accingo a scrivere è una recensione molto importante, e sono certa di non essere in grado di farle onore quanto basta.
Innanzitutto, sappiate che sono una fan sfegatata di Fairy Oak: i primi libri in assoluto che ho letto da bambina, e (assieme a Ulysses Moore) quelli che mi hanno trasmesso l'amore per la lettura. Quando ho saputo del nuovo libro di Elisabetta Gnone non potevo farmelo scappare, ovviamente. Devo essere sincera: se non fosse stato per il nome dell'autrice e per i suoi precedenti capolavori non lo avrei mai comprato, perché non presenta quel tipo di trama che mi spinge a comprare un libro a occhi chiusi. Secondo: prima di iniziare questa lettura ero convinta che Olga di carta non sarebbe mai stato all'altezza di Fairy Oak e che quest'ultimo non solo sarebbe stato insuperabile, ma addirittura ineguagliabile. Ovviamente, mi sono dovuta ricredere. E non solo: probabilmente, sono arrivata ad amarlo anche più di Fairy Oak.

Vi confesso una cosa: in questi miei 17 anni di vita raramente ho letto libri così... preziosi. Non troverei aggettivo più adatto per descrivere Olga di carta. E' un libro unico nel suo genere, che ti prende il cuore. Ma ora, passiamo alla recensione.



Titolo: Olga di carta. Il viaggio straordinario
Autore: Elisabetta Gnone
Prezzo: € 14,90
Pagine: 297
Pubblicazione: 2015
Editore: Salani

Voto: 9/10

Trama:  Olga Papel è una ragazzina esile come un ramoscello e ha una dote speciale: sa raccontare incredibili storie, che dice d’aver vissuto personalmente e in cui può capitare che un tasso sappia parlare, un coniglio faccia il barcaiolo e un orso voglia essere sarto. Vero? Falso? La saggia Tomeo, barbiera del villaggio, sostiene che Olga crei le sue storie intorno ai fantasmi dell’infanzia, intrappolandoli in mondi chiusi perché non facciano più paura. Per questo i racconti di Olga hanno tanto successo: perché sconfiggono mostri che in realtà spaventano tutti, piccoli e grandi. Un giorno, per consolare il suo amico Bruco, dal carattere fragile, Olga decide di raccontargli la storia della bambina di carta che partì dal suo villaggio per andare a chiedere alla maga Ausolia di trasformarla in una bambina normale, di carne e ossa. Il viaggio fu lungo e avventuroso: Olga s’imbatté in un venditore di tracce, prese un passaggio da un ragazzo che viveva a bordo di una mongolfiera e da un altro che attraversava il mare a remi. Più volte rischiò la vita, si perse, ma fu trovata da un circo. E quando infine trovò la maga, solo allora la bambina di carta comprese quante cose fosse riuscita a fare…

"A volte la realtà supera la fantasia."

Questa non è una sola storia: è un insieme di storie, di vite, che la piccola Olga Papel riesce a intrecciare e a tessere insieme e a imprimere emozioni e insegnamenti vivi, lucidi, persistenti. Olga Papel racconta la storia di Olga, una bambina di carta, ma allo stesso tempo racconta la storia di tutte le persone che le vivono accanto, e il senso di realtà che traspare dalle sue parole rimane un mistero. Olga Papel è magica, è una bambina straordinariamente strana e sorprendente, stravagante ma allo stesso tempo misteriosa. Olga Papel non sembra vera, a dispetto delle sue storie che invece lo sono. Olga è fatta di carta, ed è proprio la carta il suo più grande segreto...

"A osservarla bene, ogni carta
mostra la sua fibra, che è molto più forte 
di quanto si creda! Però è anche
flessibile e leggera, facile da modellare. Non
c'è niente che non si possa
fare con la carta, bisogna solo conoscerla
e fidarsi di lei."

Non ho parole per esprimere la magnificenza di questo libro. Credo che nessuno potrebbe averle. Credo che questo libro per essere capito, per essere compreso e assaporato in ogni sua parte debba essere per forza letto. Non c'è altro modo. E, ve lo assicuro, sarà un viaggio straordinario
La storia della bambina di carta è molto più di una semplice favola: è pregna di segni, messaggi, piccole briciole che Olga Papel (e dietro di lei Elisabetta Gnone) ha voluto lasciarci. Olga di carta è un libro che va capito. Attraverso le parole, attraverso le straordinarie e surreali avventure della bambina si celano messaggi molto più profondi, messaggi che spesso non sono percepibili immediatamente, ma che bisogna cercare, scovare e inglobare.

"Tenete a mente queste parole - disse -
non tutto né tutti sono per sempre perduti."

Al di là della straordinaria e fantasiosa avventura della bambina di carta, sono riuscita a cogliere molti insegnamenti e molti concetti che l'autrice ha voluto donarci, attraverso ogni singola avventura e ogni personaggio. Ne ho trovati tanti, ma ve ne illustrerò solo alcuni tenendomi per me quelli per i quali ho dovuto scavare così a fondo che spero di non essermi soltanto immaginata, nel mio continuo tentativo di voler assegnare un messaggio di fondo dietro ogni parola.
Olga è una bambina di carta che parte alla ricerca di una
maga che la faccia diventare di carne e ossa. E' questo il suo più grande sogno: essere una bambina normale. Ma, cosa voglia dire essere normale, probabilmente non lo sa neanche lei. Parte e basta, nel tentativo di essere come quella vaga idea che il mondo attorno a lei le ha inculcato, per il semplice e solo desiderio di non voler più essere così com'è e non sapendo neanche come essere veramente. Credo che l'autrice abbia voluto dirci che, spesso, tutti noi siamo alla ricerca di qualcosa, di cambiamenti, di voler modificare e cancellare i nostri difetti o la realtà attorno a noi, alla ricerca di qualcosa di migliore. Ma di cosa, poi, non lo sappiamo neanche noi. Cerchiamo disperatamente, non ci apprezziamo, pensando che altrove troveremo qualcosa di migliore, e solo dopo molte vicissitudini ci rendiamo conto che la nostra ricerca è inutile e che stiamo cercando qualcosa di vano e non concreto.

Olga, la bambina di carta, viene trasportata per mare da un ragazzino, Ik, che le dice di non muoversi, altrimenti sbilancerà la barca. E' assurdo. Come farebbe un foglietto di carta a rovesciare una barca? E' impossibile, diremmo noi. Ma Ik, nel suo persistente silenzio, ci comunica molto più di quanto potrebbe dirci un qualunque essere umano: un foglietto di carta può fare molto, un foglietto di carta può
cambiare vite, mentalità, modi di pensare, modi di osservare il mondo. Un foglietto di carta non solo può rovesciare barche, ma può provocare tempeste, capovolgere montagne, prosciugare fiumi. Quante volte le parole di un libro ci hanno cambiati, trasformati nel profondo, mutati? Quante, quante volte sono bastate poche parole, un pugno di frasi, una pagina di un libro per farci diventare persone diverse? Per farci crescere, per farci cambiare strada? Spesso, un foglio di carta vale molto più di anni interi di vita, vale più di mille gesti. Spesso, un foglietto di carta può cambiare tutto.

Olga parte, compie un lungo e pericolosissimo viaggio, una strepitosa avventura, alla ricerca della sola fonte che può cambiare e cancellare tutti i suoi difetti, che può migliorare la sua vita. Ma, durante il suo viaggio, incontra numerosi personaggi, amici e nemici. E, conoscenza dopo conoscenza, di cosa si renderà conto la bambina? Si renderà conto che tutti gli individui che ha incontrato viaggio dopo viaggio, come lei, presentano dei difetti e una vita colma di difficoltà. Si renderà conto che l'Omino a molla non deve
avere una vita facile, incollato al fondo di una scatola con quattro pezzi di scotch, e come lui tanti altri! Che senso ha, quindi, rigettare continuamente i propri difetti quando si sa benissimo che non esiste, al mondo, un essere vivente che non ne presenti alcuno? Tutti hanno delle imperfezioni, delle difficoltà, qualcosa che non gli sta bene, noi non siamo né i primi né gli ultimi: non ha senso andare alla ricerca della perfezione quando sappiamo che non la raggiungeremo mai, e che allo scomparire di una imperfezione ne comparirà un'altra.

"Conoscere il problema è metà della soluzione."

Ma non è questo il solo insegnamento che la piccola bambina di carta sarà in grado di apprendere. Lei, che desidera tanto essere di carne e ossa, si renderà conto che anche le persone che sono fatte di carne e ossa non sono contente affatto. E così, in generale, accade nella vita: tendiamo ad assomigliare sempre di più a qualcun altro oppure ad un modello ideale, senza riflettere sul fatto che anche coloro ai quali aspiriamo non sono contenti di loro stessi... esattamente come noi. Perché, dunque, cambiare e mutare le nostre debolezze per ottenerne delle altre?

"Talvolta non vediamo ciò che abbiamo davanti e 
crediamo di vedere cose che in realtà non
esistono. Confondiamo il reale con l'irreale. Ingannati 
dal desiderio, dalla mancanza o magari
per distrazione, incappiamo nell'errore di prendere
per vero ciò che non lo è: un sogno, un 
miraggio... Non saltiamo forse di paura quando sogniamo
di cadere?"

Olga Papel, attraverso le avventure e i personaggi che ha incontrato Olga di carta, narra le storie delle persone che conosce e parla direttamente a loro. Ed Elisabetta Gnone, attraverso Olga Papel, parla direttamente ai suoi lettori. E' forse proprio per questo motivo che mi sento di consigliare questa storia a tutti gli adulti prima dei bambini. Sicuramente è un'ottima favola per chi è nell'età dell'infanzia, ma credo che solo un adulto possa cogliere davvero tutto ciò che c'è dietro le parole di questo splendido romanzo.
Uno dei miei libri preferiti, senza ombra di dubbio, e uno di quei libri che rileggerò molte volte nella mia vita, questo è
sicuro. Potrei parlare ancora tanto di Olga di carta, ma penso di aver detto già molto e non vorrei annoiare chi legge. Per
questo motivo invito chiunque abbia letto questo libro, e
abbia voglia di parlarne, a contattarmi. Su Facebook, su
Google+, per email, o dove volete voi. Se avete voglia di
parlarne con qualcuno, io ci sono. Non me la sento di posare questo libro sullo scaffale e lasciarlo lì, dimenticato. Olga Papel e Olga di carta vivranno dentro di me, per sempre, e occuperanno un piccolo spazio al centro del mio cuore.


Luogo ideale in cui leggere: ovunque, in qualunque posto solitario, magari al tramonto o nel tardo pomeriggio, nella fresca brezza della sera, sotto un albero o in riva al mare.

2 commenti:

  1. Bel Post Loreena e soprattutto ottima recensione. Avevo letto che Elisabetta Gnone aveva scritto questo "Olga di carta. Il viaggio straordinario" e devo dire che ne ero incuriosita.
    Tuttavia come sempre non sono in grado di comprare ogni libro che attiri la mia attenzione e questo è rimasto nelle librerie ...... come molti altri che mi avevano attirata.
    Sembra un libro che merita a leggere la tua ben fatta recensione - mi sembra che la storia sia ampiamente ispirata al Mago di Oz (anche se debitamente modificata e variata)
    ma la struttura delle creature strane che cercano di Mago per ottenere ognuna una cosa diversa per essere più vive e vere mi pare possa adattarsi benissimo anche a questo libro
    Un Saluto, buona domenica e migliore continuazione del mese di Dicembre
    Ma soprattutto Buone e Serene Festività Natalizie a te e famiglia

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    1. Ciao!! Ti ringrazio per il commento :D Sì tranquilla, capisco benissimo, anche io non riesco a comprare tutti i libri che mi attraggono xD
      "Olga di carta" mi ricorda un po' "Il mago di Oz" e un po' "Alice nel paese delle meraviglie", però solo vagamente, perché del resto presenta una struttura e una storia proprie e... che dire, uno dei libri più belli che io abbia mai letto, mi ha colpita proprio nel profondo :')
      Buona settimana e soprattutto buone feste :D ♥

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