domenica 3 luglio 2016

Recensione: "La Prima Chiave"

Ciao, Viaggiatori!
Oggi sono tornata con la recensione del sesto libro della serie di Ulysses Moore, nonché l'ultimo della prima serie. Un volume denso di avventure e peripezie... buona lettura!

Titolo: La Prima Chiave (vol.6)
Autore: Ulysses Moore (Pierdomenico Baccalario)
Prezzo: €17
Pagine: 295
Pubblicazione: 2007
Editore: Piemme

Voto: 9.5/10


Trama: Ulysses Moore è vivo. È sempre stato a Villa Argo, sotto gli occhi di Jason e Julia. Rick l'ha scoperto facendo irruzione nella casa di Nestor, il vecchio giardiniere. I gemelli, nel frattempo, sono intrappolati nel Medioevo insieme a Oblivia Newton e al suo scagnozzo Manfred. Tutti vogliono la stessa cosa: trovare la Prima Chiave, l'unica in grado di aprire qualsiasi Porta del Tempo. È l'ora della verità. Finalmente i ragazzi avranno una risposta alle loro domande...



Julia e Jason sono bloccati nel medioevale Giardino del
Prete Gianni assieme a Oblivia e al suo scagnozzo, fra edifici labirintici e cunicoli bui e misteriosi. Rick, invece, è rimasto a Villa Argo, smascherando finalmente l'identità di Ulysses Moore. Ma, in realtà, sono molti i segreti da lui portati alla luce. Uno fra i tanti è anche il più importante: la Prima Chiave non solo non è affatto in possesso di Black Vulcano, ma non lo è mai stata e nessuno dei compagni della Grande Estate è mai riuscito a trovarla...

Finalmente, tutti i misteri vengono a galla. Rick, Jason e Julia (e di conseguenza il lettore stesso) arrivano finalmente ad avere un quadro chiaro di tutte le vicende e di tutti gli avvenimenti. La lista dei segreti smascherati non è completa del tutto, ma è possible tracciare una linea cronologica abbastanza esauriente.
Fra tutti i libri della serie, questo è sicuramente quello più intenso e con più peripezie. Lo spannung è impressionante, ricco e sfrenato. La storia diventa imprevedibile fino all'ultima pagina il susseguirsi degli avvenimenti mantiene il lettore con il naso incollato fra le righe fino all'ultima. La Prima Chiave si rivela essere un libro intrecciato, magicamente e minuziosamente costruito e sorprende. Sorprende l'animo del lettore pagina dopo pagina e, al termine, nonostante tutti gli eventi trovino una loro fine, rilascia quella voglia di continuare, di non abbandonare Kilmore Cove e di attraversare ancora le Porte del Tempo.

Ancora una volta, mi è piaciuta la costruzione dei
personaggi. Per la prima volta dall'inizio della serie, ciascuno di loro si trova ad agire da solo, privo del beneficio delle capacità degli altri membri del gruppo. E, ciascuno immerso nei propri guai, rivelano i propri difetti e le proprie debolezze. Ma anche la voglia di agire e il coraggio sfrenato tipici degli spiriti giovanili, di quell'età che caratterizza il termine dell'infanzia e l'inizio dell'adolescenza e che quindi non può definirsi ne appartenente al primo periodo della vita ne al secondo.

Questo è uno dei libri più belli della serie, imperdibile e unico. Si distingue chiaramente dagli altri, sia per la trama sia per lo stile, ed è allo stesso tempo sia un libro conclusivo sia un continuo per una serie successiva.

• Argomenti nominati:
- Nodo gordiano e l'aneddoto su Alessandro Magno.

Sequel: La seconda serie della saga di Ulysses Moore, che inizia con La città nascosta.

Luogo ideale in cui leggere: Nella stretta viuzza di un paesino antico, oppure sotto l'ombra di un sicomoro.


Lo consiglierei achiunque. Ragazzini in cerca di avventura e fantasia, ragazzini che non amano leggere, adulti che hanno voglia di tornare bambini per qualche ora.



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